Nel cuore della fervente Italia musicale del XIX secolo, due giovani talenti, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, si incontrarono al conservatorio, dando vita a un’amicizia che avrebbe segnato la storia della musica italiana. Questo reading esplora il legame profondo tra Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, dalle umili origini al successo mondiale, svelando al pubblico la loro poetica, le vite personali, le vittorie e le sfide che hanno caratterizzato le loro carriere. Pietro e Giacomo erano stati anche loro, come i protagonisti dell’opera più celebre di Puccini, “amici di Bohème”, due giovani artisti con tanta voglia di fare musica e la loro bohème la vissero a Milano. Qui tra i due nacque una salda e fraterna amicizia. I giovani musicisti, allievi prediletti del maestro Ponchielli, entrambi in precarie condizioni economiche, divisero per un lungo periodo la stessa camera in un modesto appartamento all’ultimo piano. Divisero i pasti, le ore di studio, insieme comprano gli spartiti di Wagner e Boito per poterli studiare. Fu Pietro ad organizzare per Giacomo una colletta per mandare in scena, nel 1884, l’opera Le Villi, prima composizione operistica che nessun impresario voleva rappresentare, fu Pietro che rimase dietro le quinte per tutta la rappresentazione per essere tra i primi ad abbracciare l’amico alla fine. Così nel 1890 dopo la prima di Cavalleria il primo telegramma di congratulazioni ricevuto da Pietro fu quello dell’amico Giacomo. Quei tempi rimasero sempre vivi nella memoria di Mascagni, anche una volta conquistata la celebrità. Sua la disperata lettera del 27 novembre 1924 in cui scrive da Vienna ad Adriano Belli giornalista musicologo per la morte dell’amico Giacomo.
Nel 1930, con Forzano, sarà Mascagni a inaugurare il Festival Pucciniano a Torre del Lago dirigendo la Boheme in onore dell’amico. Questo reading celebra questa straordinaria amicizia sottolineando la forza di un legame che ha superato le sfide, nutrendo la creatività e l’ispirazione reciproca. Le pagine della storia della musica italiana sono impreziosite da questa epica sinfonia di amicizia che ha reso immortali i nomi di Mascagni e Puccini nel panorama musicale mondiale. (Elena Marazzita)
“Può l’amicizia, come la musica, diventare immortale? E noi, sappiamo ancora riconoscerla e celebrarla?
Immaginate due ragazzi, Pietro e Giacomo, che a Milano sognano di scrivere il futuro con le mani ancora sporche di passato. C’è solo una stanza all’ultimo piano, con una finestra che guarda il cielo di un’Italia affamata. Mascagni e Puccini non erano ancora Mascagni e Puccini: erano fame, risate strozzate, spartiti consumati, sguardi complici. Erano amicizia, prima di tutto. I dialoghi non spiegano: evocano. Sono frammenti di lettere, ricordi, silenzi tradotti in suoni. Le loro voci si sovrappongono come un duetto, a volte armonico, a volte dissonante, ma sempre sincero. La musica non è sottofondo, è linfa. Nasce dal pianoforte, scivola tra le parole, si arrampica sulle pareti, lasciando tracce che nessuno potrà cancellare. E poi c’è il pubblico, chiamato a guardare oltre. Oltre il successo, oltre il mito. Dentro quel legame così fragile e così immenso, che ha cambiato tutto senza mai volerlo fare. Perché Mascagni e Puccini sono stati due ragazzi con un sogno grande e un cuore ancora più grande”.
(Marco Voleri, regista)
ARTISTI
Alessio Boni – Pietro Mascagni
Marcello Prayer – Giacomo Puccini
Massimo Salotti – pianoforte
Daria Masiero – soprano
musiche di P. Mascagni e G. Puccini
Un’idea di Elena Marazzita
Regia, Marco Voleri
Testo, Debora Pioli
AidaStudioProduzioni / Mascagni Festival
Distribuzione esclusiva